Come liberarsi dalle cose inutili in casa? Decluttering

Spesso le nostre case sono invase da libri, oggetti, vestiti che non usiamo più ma che ci ostiniamo a conservare.

Il motivo? Semplice, ci convinciamo dell’idea che prima o poi saranno utili oppure ci ripetiamo frasi del tipo “mi sembra brutto disfarmene perché me l’ha regalato …”, “mi ricorda …”, tutte frasi che portano inevitabilmente a stipare le nostre case. 

Allora perché non mettiamo in atto quel vecchio proverbio “anno nuovo, vita nuova”, tutto in stile green. 

Perché fare decluttering? 

Il termine è una vera e propria filosofia di vita. Letteralmente il suo significato è “fare spazio”, liberarsi del superfluo. 

Ad esempio durante l’organizzazione di un trasloco è bene capire cosa serve realmente nella casa nuova, selezionando gli oggetti che non usiamo più. Liberare la casa dal superfluo rende il trasloco più facile, veloce e meno costoso.

Inoltre, secondo uno studio di psicologia, fare spazio ed eliminare gli ingombri rende il luogo domestico un posto più funzionale ed organizzato con risvolti positivi a livello psicologico.

Decluttering, però, non significa buttare via tutto: questa tecnica prevede un’attenta analisi di valutazione degli oggetti per capire di cosa è necessario disfarsi e di cosa no.

Come fare a scegliere?

Diciamoci pure la verità: disfarsi degli oggetti, nonostante non li usiamo più, non è sempre facile. Se lo fosse stato, difatti, non avremmo mai riempito la casa di cimeli, ricordi e cianfrusaglie legati alla nostra vita.

Come già detto, decluttering non significa buttare via tutto, ma di passare attraverso un processo decisionale emotivo per capire se si è ancora legati a quell’oggetto.

Secondo Marie Kondo, ideatrice del metodo KonMari, bisognerebbe conservare solo gli oggetti che ci danno gioia e ringraziare quelli che eliminiamo, prima di lasciarli andare, per il servizio reso. 

Marie Kondo- metodo KonMari

 

Il metodo delle 4 scatole

Per stabilire il destino di ogni singolo oggetto che non si usa più, una pratica molto utile è quella delle quattro scatole.

Per metterla in pratica, basterà prendere quattro contenitori e destinare ognuno di questi a uno scopo differente: 

  1. Oggetti da conservare. Sono tutte le cose che ancora utilizziamo o ne siamo fortemente legati. 
  2. Oggetti da vendere. Piuttosto che buttare via ciò che non usiamo più, possiamo fare una scelta green. Vendere i nostri oggetti comporta donare una seconda vita ed opportunità alle cose, alle persone e alla natura. 
  3. Oggetti da riparare/convertire in chiave artistica. Spesso in casa conserviamo mobili o accessori che ci piacciono ma risultano vecchi o poco adattabili alla nostra nuova casa. Allora perché non donare una seconda vita trasformandoli?! Converti i tuoi oggetti nei colori, caratteristiche, tessuti e altro. Puoi sperimentare la tua creatività con il bricolage oppure affidarti ad un nostro esperto
  4. Oggetti da smaltire. Purtroppo ci sono alcuni prodotti a cui non si può dare una seconda opportunità. In questo caso possiamo smaltire in maniera ecologica tutte le cose in disuso. 

Il metodo delle 4 scatole
Il metodo delle 4 scatole

Come possiamo notare, oltre ad eliminare il superfluo, il decluttering permette di dare nuova vita a quello che non adoperiamo più. 

Inoltre, avere una casa ordinata e organizzata riduce lo stress e l’ansia ed aumenta il livello di concentrazione. 

Ora fai anche tu la tua scelta consapevole!

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